Nuova palazzina per uffici azienda noleggio bus
Il progetto, sviluppato nel corso del 2018 in partnership con l’arch. Tommaso Olocco dello Studio FTG di Villafalletto, è finalizzato a riorganizzare l’area direzionale e amministrativa di una compagnia di noleggio bus in cui operano una cinquantina di addetti.
Il complesso aziendale è ubicato in ambito periurbano, immediatamente adiacente il greto del Fiume Maira e pertanto in fascia fluviale di interesse paesaggistico ai sensi del D.Lgs 42/2004.
L’ubicazione della nuova palazzina per uffici, a margine dell’ampia area aziendale, adiacente la strada pubblica e a ridosso di una vecchia rimessa da ristrutturare, non è casuale ma frutto di una fase di studio preliminare rivolta a non ridurre le aree di manovra e sosta dei bus esistenti, a garantire la chiara visibilità dell’intervento dallo spazio pubblico e ad impedire pericolose interferenze tra l’utenza esterna e i flussi veicolari interni.
Il progetto non si limita ai soli uffici, ma coinvolge quindi anche la vecchia rimessa e parte della recinzione del complesso aziendale.
L’estensione dell’intervento permette di dare maggiore visibilità urbana all’edificio ma ne rende più complesso l’inserimento paesaggistico a causa del quadruplicarsi delle volumetrie in gioco.
La soluzione proposta è quella di trattare il voluminoso fabbricato come un grande gioco di “origami” in cui le pieghe delle superfici metalliche smorzano l’impatto percettivo complessivo e articolano il volume edilizio elementare originario.
Per tutte le superfici esterne è previsto un rivestimento in lamiera grecata di colore verderame per facilitare l’inserimento paesaggistico sia con la vicina macchia arborea fluviale e sia con il fondale collinare e montano sul lato opposto, evocando la tecnica del “color dell’aria” di vinciana memoria.
Le indispensabili aperture sulle pareti degli uffici diventano tagli, traforature, incastonature o estrusioni di volumi vetrati, tra cui predomina, per visibilità e dimensioni, l’ampia sala riunioni a sbalzo al primo piano.
L’edificio ha una relazione diretta con la strada, da cui si accede tramite un’ampia rampa pedonale di ridotta pendenza, aggettante su uno specchio d’acqua con funzione di idrorecinzione e di riflessione dell’immagine del fabbricato.
Lo spazio interno si avvita intorno ad una scala elicoidale autoportante, isolata in un volume a doppia altezza su cui affacciano gli uffici vetrati del primo piano.